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31 maggio 2006

Viaggiare vuol dire non potersi mai legare a niente e a nessuno?

...ho ripreso in mano un libro che avevo comprato anni fa..
Ho cominciato a rileggere la prima pagina, anche se in realtà non sono sicura di averlo mai letto tutto.. è un libro di viaggi e una delle frasi scrive così :
" [...] decidere di viaggiare vuol dire comunque non potersi mai legare a niente e a nessuno. Ma io sono un viaggiatore. Non si può essere viaggiatori preoccupandosi ogni volta di costruire una casa nei posti dove ci si ferma, perchè quella casa sarà sempre una catapecchia neanche paragonabile ai castelli di chi i posti li abita da sempre, il viaggiatore trova la sua casa nel muoversi, la mobilità è il suo equilibrio, il muoversi è il suo modo di essere radicato."

Mi lascia un po' inquieta questa visione del viaggio...

Ma, non so, è l'unico modo per poterlo interpretare?

8 Comments:

  • E' proprio come dice questo libro...2 miei amici finito il liceo hanno deciso di viaggiare,di non studiare piu',di non rimanere in una vita 'normale',nel senso non di quella fanno tutti,e hanno deciso di viaggiare,così quest'estate hanno preso le loro biciclette e sono andati a Capo Nord,Novara-Capo Nord,vedi sito www.puntoalcapo.com(il loro viaggio),e tornati dopo qualche mese sono ripartiti di nuovo,lui in bicicletta fino in Marocco attaverso l'Europa,lei in cammino verso Santiago de Compostela...e in effetti è proprio come dice il libro non hanno niente di materiale,non hanno un lavoro fisso,amicizie fisse(se non quelle fedeli di novara come me=),una casa fissa,e vivono per viaggiare e la cosa importante è che SONO FELICI...

    By Anonymous Anonimo, at 31 maggio, 2006 09:46  

  • Sì, forse è vero...però ci si può legare a qualcuno in viaggio...si possono costruire amicizie che durano tutta la vita se si vuole...basta tenersi in contatto...e poi se si torna in quel posto è bello ritrovare una faccia amica!

    By Anonymous Anonimo, at 31 maggio, 2006 10:07  

  • bah onestamente invidio chi riesce a prendere e mollare tutto.rimanere troppo radicati secondo me non é positivo.però non bisogna nemmeno perdere se stessi.........
    oddio sto blog mi fa dire cose troppo romantiche!
    sono entrata nel mood !
    aahahahha
    ma come parlo!

    By Blogger francesca infantino, at 31 maggio, 2006 12:18  

  • Qualcuno disse: "ciò che rende gli uomini socievoli è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi". Sopporta la solitudine e otterrai ciò che vuoi.

    By Anonymous Anonimo, at 31 maggio, 2006 17:43  

  • viaggiare pero potrebbe voler dire anche legare qualcuno e portarselo dietro, cosi sei sicura di non rimanere sola.
    Penso sia piu difficile legare qualcosa e portarsela dietro, soprattutto se le dimensioni sono elevate, magari ancora ancora come bagaglio a mano.

    By Anonymous Anonimo, at 01 giugno, 2006 12:51  

  • Il viaggio a queste condizioni non mi piace..una vacanza(perchè è ad essa che io associo i viaggi) la sogni per mesi..e viverla è bellissimo..e tornare faticoso..ma forse è proprio questo che la rende così unica..il fatto che spezza la routine,l'averla sognata,sudata,attesa..ma anche il sapere che c'è un posto dove tornare è bello,il rivedere le persone care e raccontargli le tue "avventure"..non penso potrei viaggiare sempre..e soprattutto non potrei vivere senza legami..

    By Anonymous Anonimo, at 12 giugno, 2006 18:46  

  • Nice colors. Keep up the good work. thnx!
    »

    By Anonymous Anonimo, at 18 luglio, 2006 09:47  

  • Ciao Faby, fra le tante e belle cose che hai scritto voglio rispondere a questa pagina, forse perchè è quella che più di ogni altra parla veramente di viaggio. Non so, forse l'idea di partire per lasciare tutto mi affascina moltissimo. Forse è ciò che deve fare un vero viaggiatore... personalmente non so se adesso avrei il coraggio di fare un passo così grande, diciamo partire solo con la mia esperienza di vita e girare il mondo.
    Credo che l'essenza del viaggiatore sia quella di immedesimarsi ogi giorno nella vita delle persone che gli stanno a fianco, in qualsiasi parte dle mondo esso si trovi. Non turista che vuole visitare i posti belli e famosi, ma complice della vita di tutti i giorni; difficile è ereditare in poche ore il modo di vivere che una certa terra impone alle persone che la abitano, difficle è sentirsi a casa in posti differenti fra loro. ma credo che sia una grande soddisfazione riuscire ad essere americano fra gli americani, indiano fra gli indiani, giapponese fra i giapponesi etc, insomma, un viaggiatore!
    In bocca al lupo per lo scampolo di estate che resta!

    By Anonymous Anonimo, at 23 agosto, 2006 17:15  

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